Teatro

Lampyris Nocticula e l’immensa eredità poetica e letteraria di Pier Paolo Pasolini

Aristide Rontini
Aristide Rontini © Francesco Mazzola

Il performer e coreografo Aristide Rontini porta in scena Lampyris Noctiluca in anteprima nazionale a Bologna.

Debutta a Bologna, in anteprima nazionale "Lampyris Noctiluca" di Aristide Rontini, in scena in questi giorni al Teatro delle Moline

Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto Come devi immaginarmi, dedicato a Pier Paolo Pasolini e ideato da Valter Malosti, direttore di ERT Fondazione – Teatro Nazionale insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti, per il centenario della nascita dell’autore (Bologna, 1922).

Pier Paolo Pasolini


Aristide Rontini è performer, coreografo e praticante di comunità di danza; negli ultimi anni ha sviluppato una propria ricerca artistica, in cui si interroga sulla dimensione dell’identità, sul rapporto tra individuo e società e sul rapporto tra uomo e natura.

"Lampyris Noctiluca": un inno a Pasolini

Lampyris Nocticula nasce dall’invito a dialogare con l’immensa eredità poetica, letteraria, intellettuale e cinematografica di Pierpaolo Pasolini. Lampyris Nocticula è il nome scientifico per quella che comunemente chiamiamo lucciola ed infatti il coreografo racconta che nel corso del suo viaggio nell’universo pasoliniano si è imbattuto nell’immagine delicata ma potente di una lucciola, che ha trovato nell’articolo chiamato “L’articolo delle lucciole”, contenuto nei celebri “Scritti corsari”.

"Lampyris Nocticula" coreografia e danza Aristide Rontini


Questa creatura luminescente e in via d’estinzione gli serve per creare la distinzione tra due tempi: un tempo “prima della scomparsa delle lucciole” e un tempo “dopo la scomparsa delle lucciole”. 
La realtà gli suggerisce un’immagine che diventa immediatamente poetica perché capace di richiamare a sé le diverse trasformazioni ecologiche, antropologiche e politiche in atto nel suo tempo. 

Dichiara Rontini: “La lucciola evoca in me un paesaggio notturno, un gioco di intermittenze seducente e misterioso, un’oscurità lontana dalle abbaglianti luci del presente che meglio consente di lanciare barlumi di racconto, pensiero e emozione. Mi invita anche a immaginare a una pratica del corpo che risvegli il desiderio, il proprio desiderio così necessario per contrapporsi dolcemente alle tensioni talvolta apocalittiche del nostro tempo ed esistere”.

Aristide Rontini


Aristide Rontini dialoga con l’eredità di Pier Paolo Pasolini, in cerca di risonanze tra il suo tempo e il nostro. Lampyris Noctiluca offre allo sguardo del pubblico un corpo ultrasensibile, capace di riflessioni profonde e coraggiose sull’umano come luogo dove agiscono le trasformazioni del nostro tempo: una danza delicata, un corpo che riverbera e dispiega riflessioni sul presente.
 

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